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- Cattive Abitudini - Stagione 1, Episodio 1

Immagine del redattore: Rituel  ParrucchieriRituel Parrucchieri

Era una serata che per Stefy si preannunciava come tante altre. Con l'impossibilità di farsi un aperitivo con le amiche dopo il lavoro, a causa delle restrizioni anti Covid, e il desiderio di rilassarsi dopo l'ennesima giornata stressante.

Lavorare nell'export in periodo di pandemia globale, le stava procurando un sovraccarico di tensione sempre più elevato, e quell'aperitivo ormai stava diventando un miraggio.





Rientrò in casa, tolse dapprima le scarpe e buttò la borsa sul divano. Poi aprì la porta del disimpegno, appese il cappotto e mise le scarpe al loro posto, tra altre otto paia tutte ben ordinate come piaceva a lei.

Oltrepassò la soglia del bagno e fece scorrere l'acqua nella vasca, e prima di immergersi ebbe il tempo di versarsi un calice di vino e di mettere della buona musica.


Stefy soffre di una dermatite che le si manifesta stagionalmente e comunque in periodi di forte stress, ma, non in testa, La cute infatti è misteriosamente integra. Per il corpo aveva pensato invece ad una forma di psoriasi, ma il dermatologo aveva subito scartato l'ipotesi.

Tuttavia, prima di entrare in acqua rovistò nell'armadietto alla ricerca di un prodotto che si ricordava di aver già usato in precedenza. Uno Shampoo che lo stesso dermatologo le aveva consigliato, quando lei gli aveva confessato di avere, ogni tanto, periodi di prurito sulla sommità della testa.


Tra un sorso di vino e una canzone cantata ad alta voce, arrivò il momento di lavarsi i capelli. Mise il prodotto nel palmo della mano e iniziò a spargerlo su tutta la testa.

Il profumo della menta che si sprigionava nell'aria, contrastava con quello che le aveva lasciato il vino sul palato, ma tant'era.


Stranamente, subito dopo aver massaggiato la cute, il fastidio era più che raddoppiato. Smise di lavare i capelli, aspettò che il prurito si calmasse, il tempo di finire il vino, e risciacquò abbondantemente la testa. Prese poi una noce di maschera e la distribuì sulle lunghezze avvolgendo poi i capelli in una salvietta.

Stefy aveva preso la buona abitudine di non sciacquare la crema in vasca, ma di farlo in un secondo momento, dopo aver fatto passare non meno di 10-15 minuti. Giusto il tempo per decidere cosa prepararsi per cena ed essersi fumata la decima sigaretta della giornata.


Quella sera però successe qualcosa di inaspettato. Risciacquata la maschera nel lavandino della cucina, Stefy tentò invano di asciugarsi i capelli.

Invano perché il calore del phon faceva ritornare quel fastidio sulla cute, questa volta persino più ampio, e con lui quella voglia di grattare la testa in modo spropositato. Decise pertanto di farsi una treccia con i capelli umidi e di distrarsi con la cena.


L'indomani ecco la nostra Stefy messaggiarci per dirci che aveva appena letto il Blog, che si era iscritta al sito e preferiva esporci il problema in forma privata.


Di Stefy (vi ricordiamo che il nome è volutamente reinventato per mantenere la privacy) noi conosciamo già la storia. Nel corso di questi mesi abbiamo spesso analizzato lo stato dei suoi capelli perché lei è un'amante del capello biondo schiarito, motivo per il quale ci siamo sempre prodigati nel preservare la struttura dai danni della decolorazione.

Del problema cutaneo non ci aveva ancora informato.


La consulenza evidenziò che il prurito cutaneo stava diventando una costante, mentre in precedenza le succedeva nel cambio di stagione.

Prima di consultare il dermatologo aveva provato un prodotto acquistato in farmacia che inevitabilmente le lasciava il capello secco e difficile da districare, convincendosi che alla fine erano tutti uguali, e quindi finì per preferire uno shampoo da supermercato che le lasciava i capelli morbidi e profumati.

Il fastidio non migliorava ma quantomeno la sollevava dal dover pensare di avere un problema.


Ma come detto prima, di Stefy conoscevamo già in parte la storia. È una persona che vive il suo lavoro con molta determinazione, che non perde occasione per stappare un buon vino, che fuma molto e non disdegna i superalcolici in compagnia degli amici.


In assenza della soluzione immediata e del prodotto giusto, per prima cosa le abbiamo dato un consiglio "Fai-da-te", facendole fare uno Scrub cutaneo di facile preparazione;

- 2 cucchiai di zucchero

- 4 cucchiai di olio d'oliva

il tutto miscelato e applicato in cute a capello asciutto.


Questa cremina ha un potere calmante e lenitivo, ma non è abbastanza per risolvere il problema di Stefy. Il suo prurito infatti è un'accumulo di tossine dato da un mix di "cattive abitudini", unite alle cause naturali come l'inquinamento e probabilmente un'alimentazione da ripensare.

Lo step successivo è stato quello di trattare la sua cute in salone con un servizio detossinante a base di oli essenziali e argille, per eliminare tutti i metalli pesanti che si sono depositati e che compromettono il naturale equilibrio della cute stessa.


Alla fine abbiamo raggiunto un accordo: innanzitutto la rivedremo in salone per 3 sedute consecutive, in modo da avere la certezza di purificare e liberare il cuoio capelluto, e poi le abbiamo strappato la promessa che smetterà di cantare nella vasca, perché non si è mai sentita una più stonata di lei.

Anche la sua cute se n'era accorta...


Se anche tu soffri di un problema analogo, sappi che puoi esporcelo nella Chat o all'indirizzo mail rituelparrucchieri@gmail.com







 

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